venerdì 7 aprile 2017

USA, il bullo di quartiere del mondo


La notte del 7 aprile 2017 gli yankee hanno aggredito la Repubblica Araba di Siria.
Non è qui il caso di strologare su eventuali calcoli politici, tanto la panzana delle armi chimiche non la beve più nessuno e confidiamo nel fatto che la maggioranza dei nostri lettori consideri l'antiamericanismo come un piacevole dovere al punto da non aver bisogno di lunghe e tediose ripetizioni.
Pochi anni fa Assad stesso aveva -con palpabile sollievo suo e di molti- consegnato scorte di materiali proprio agli USA, che avevano provveduto a distruggerle. L'aggressione statunitense ha dunque ricordato a tutti i leader mondiali che è perfettamente inutile assecondare la volontà statunitense, che è sempre e comunque quella del lupo con l'agnello.
Gli USA non sono il gendarme del mondo, perché l'appartenenza ad una gendarmeria tutto comporta meno che la sistematica persecuzione del proprio arbitrio. La definizione più adatta è quella di "bullo di quartiere" del mondo.

E sarebbe ora che questo bullo di quartiere venisse rimesso al suo posto con gli unici sistemi che i bulli di quartiere sono in grado di comprendere.

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