venerdì 3 marzo 2017

A Dario Nardella su case popolari ed immigrati



Buonasera signor Sindaco.

Il fatto che tra la linea politica e la condotta mediatica del suo "partito" e le peggiori manifestazioni della impoverita, viziata, incompetente e sostanzialmente repellente borghesia occidentale non esista alcuna differenza di sostanza non significa che a volte non succeda ancora di sobbalzare sulla poltrona.
Questo è quanto mi è successo con la lettura di questo articolo, i cui contenuti non stonerebbero in bocca ad un salvini qualsiasi.
Impossibile non prendere atto con disgusto dei propositi da vendetta spicciola e piccina, degne non di un individuo assennato ma di un talijan cui si è rovesciata sul pavimento della cucina la ciotola colma di maccaruna c'a'pummarola 'n coppa, che si assiepano soprattutto nell'ultimo paragrafo.

Temo di aver commesso un madornale errore quando mi sono azzardato a coltivare la tenue speranza che prima o poi l'avreste fatta finita con queste oscenità e avreste almeno smesso di gabellare l'interesse dei ricchi e dei ben vestiti come se fossero interessi generali o addirittura "questioni di civiltà".
Ho dunque il piacere di comunicarLe che considererò d'ora innanzi il suo "partito" come parte dei problemi.

Buona serata.

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