venerdì 2 settembre 2016

Êtes-vous Charlie, aujourd'hui aussi?


Nel 2015 la redazione della pubblicazione satirica francese Charlie Hebdo fu praticamente azzerata da un attacco mirato.
Diventarono tutti Charlie: gazzette, gazzettieri, autoschedati sul Libro dei Ceffi, cinguettatori e perdigiorno di tutte le risme; diventò Charlie anche chi la satira non sa neppure dove stia di casa.
Charlie Hebdo fa il proprio mestiere con una certa coscienza. Nulla di strano che a fine agosto 2016, quando alcune cittadine della penisola italiana sono state colpiti da un duro terremoto, quelli di Charlie Hebdo si siano ricordati che i macaroni sono e restano macaroni, con tutte le conseguenze del caso. 
Le torte in faccia restano divertentissime solo se a fare da bersaglio è qualcun altro. Chissà quanti, tra tutti quelli che ciarlavano di Charlie, sono ciàrli anche stavolta.
Forse era il caso di ciarlare un po' meno.

1 commento:

  1. Il problema delle vignette di Charlie e' analogo a quelle di Vauro: non sono irriverenti, scandalose o di cattivo gusto, ma piu' semplicemente non sono per nulla divertenti od umoristiche. E non essere divertente per uno che pretende di fare satira e' grave.

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