martedì 16 dicembre 2014

Il cinguettio dei Matteo Renzi che arriva fino a Peshawar


Il 16 dicembre 2014 un nucleo di combattenti talebani prende d'assalto una scuola dell'esercito pakistano.
Prima di essere sopraffatto ferisce e uccide allievi a centinaia: una vendetta per i continui attacchi dell'esercito regolare nelle zone dello Waziristan, ed una sconfitta umiliante per le forze armate di una potenza nucleare attaccata nelle proprie istituzioni.
Tutto questo con tanti saluti ai Nobel per la pace, all'Unesco, al Libro dei Ceffi, alle raccoltedifirmeperaiutarelebambine, alle nudecontrolaviolenza e a tutto quanto il resto.

Matteo il boiscàut?
Cinguetta, dicono.
E perché non dovrebbe.
Sono anni che cinguettano tutti.
Chi stona il cinguettio ci sono i gazzettieri che gli dicono subito "brutto"; poi al prossimo giro di ruota lo cacciano dalle liste elettorali. Bisogna stare molto attenti.
«Bambini, bambini uccisi, bambini uccisi a scuola. Inconcepibile.
Il mondo deve reagire all’orrore».


Nella foto, il mondo di Matteo il boiscàut mentre deve reagire all'orrore.

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