giovedì 6 novembre 2014

Firenze: Miguel Martinez di Kelebeklerblog risponde al decalogo in arabo di Giovanni Donzelli


Si riporta da Kelebeklerblog. Il nome dello stato che occupa la penisola italiana compare più volte nel testo originale. Come sempre ce ne scusiamo con i lettori, specie con quanti avessero appena finito di pranzare.

Apprendiamo che il signor Giovanni Donzelli, dei Fratelli d’Italia, ha preparato un utile decalogo per gli stranieri in Italia. Il testo si può leggere qui.
Oltre all’arabo in cui ha fatto tradurre il testo, gli offriamo (a prezzi speciali) di tradurre il testo anche in inglese, per l’istruzione dei numerosi e vivaci giovani extracomunitari statunitensi della nostra città, in particolare il punto 1:
“Sei in Italia, parla italiano: imparare la nostra lingua è fondamentale per potersi far comprendere e dimostrare la volontà di integrazione.”
E, sempre avendo in mente la gioventù statunitense, magari riformulerei il punto 9 così:
“Rispetta la città: sdraiarsi in coma etilico sui gradini delle chiese è sgradevole, urinare per terra o copulare sul marciapiede è vietato.”
Nello spirito di dialogo che ci caratterizza, e in base ad alcune esperienze personali, ci permettiamo di proporre il seguente decalogo anche per gli italiani che desiderano interagire con persone non nate in Italia.

CON GLI STRANIERI SI USA COSI

DECALOGO DEL RISPETTO

NOI VI PULIAMO LE CUCINE, SE VOLETE TENERLE PULITE
DOVETE RISPETTARE LE NOSTRE REGOLE.

ECCONE ALCUNE:

1) Se tamponi la macchina di una signora giapponese solo perché ha avuto l’esotica idea di fermarsi al rosso, non scendere gridandole di tornare a casa sua. Rispetta la sua diversità culturale (e paga i danni).
2) Se vedi una signora dalla pelle nera, non è gentile rivolgersi a lei dicendo “tu fare bunga bunga con me? Quanto volere?” Daresti un cattivo esempio per la sue capacità di corretto apprendimento della lingua italiana.
3) Se prendi una signora filippina per farti tutti i lavori in casa, è buona creanza pagarla, almeno in nero e almeno una volta l’anno. Magari per Pasqua o Natale.
4) Se non ti piacciono le borse Gucci false, invita tuo cugino di Pomigliano d’Arco a produrre qualcosa d'altro nella sua fabbrica. Tipo fuochi d’artificio abusivi.
5) Cerca di non bestemmiare in presenza di stranieri di qualunque nazionalità. Non tutti condividono la tua opinione della divinità.
6) Prima di affittare una cantina a una famiglia marocchina, accertati che non ci siano i topi. In materia di animali domestici, non tutti la pensano allo stesso modo.
7) Se una signora rumena pulisce casa tua, non metterle le mani addosso minacciando di farla deportare se non te la dà. Le signore non si toccano nemmeno con un fiore.
8 ) Deciditi prima se lamentarti perché gli stranieri non mandano i figli a scuola o perché c’è uno straniero in classe con tuo figlio. Dimezzerai la possibilità di lamentarti, ma in compenso renderai più soddisfacente e intensa la tua infelicità.
9) Se vuoi che uno straniero impari l’italiano, parlagli. Scoprirai l’insegnante che c’è in te.
10) Quando bevi la tua birra per strada alle tre di notte, non metterti a cantare a squarciagola davanti alla casa di uno straniero. Ricordati che lui si deve alzare tra due ore per andare a lavorare.

Se queste regole di civiltà non sono di tuo gradimento, puoi sempre pensarci tu a portare a spasso la nonna novantacinquenne. Forse lei non gradirà, ma il sangue non è acqua.

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