martedì 18 dicembre 2012

Emad Abdullah Ayasrah - Crisi siriana: l'atteggiamento turco corrisponde a schemi consolidati



Traduzione da Asia Times.

In Turchia non tutte le opinioni su quello che sta succedendo in Siria riflettono la posizione ideologica del partito dominante. Mentre il Partito della Giustizia e dello Sviluppo (AKP) sostiene i piani occidentali per arrivare ad una soluzione della crisi, l'opposizione si comporta in modo opposto. In questo i due partiti riproducono quella che chi scrive chiamerebbe "polarizzazione di ruoli rovesciati". L'orientamento islamico dell'AKP farebbe pensare che esso osteggi le politiche occidentali. Il Partito Repubblicano del Popolo, orientato a sinistra (era il partito di Mustafa Kemal Ataturk), l'esercito e le altre forze laiche in Turchia stanno venendo meno al loro ruolo di alleati storici dell'Occidente.
Il quadro ci porta indietro fino agli eventi di circa dieci anni or sono, alla guerra del 2003 contro l'Iraq, quando lo AKP appena salito al potere sostenne Washington, con la grande ironia rappresentata dal fatto che l'esercito turco e le forze laiche si opposero invece alla guerra.
Nel 2003 l'AKP aveva appena ottenuto la maggioranza, non voleva combattere contro l'Iraq, ma al tempo stesso si espresse per un appoggio esterno che fosse in grado di rafforzare la sua posizione e di indebolire quella degli oppositori interni. Finì dunque per sostenere scopertamente la politica statunitense contro l'Iraq, rovesciando il proprio orientamento consueto, che non sosteneva gli interessi statunitensi.
Gli oppositori al partito di maggioranza e l'esercito turco, che è laico, non si schierarono come ci si aspettava che si schierassero: avevano sempre approvato i piani statunitensi in Medio Oriente ma stavolta si opposero al coinvolgimento della Turchia nella guerra; in questo modo poterono rafforzare il proprio ruolo di opposizione, ed esercitare maggiori pressioni sul partito di maggioranza.
Questo ha condotto ad una polarizzazione dei ruoli che si ripete nelle circostanze di oggi. Entrambi gli schieramenti nel 2003 assunsero ruoli che contrastavano con la loro ideologia abituale: all'epoca a trarre vantaggio dalla situazione fu l'AKP, dopo che il partito ebbe riassunto la propria posizione contraria alla guerra influenzando il parlamento al momento di votare sullo schieramento di truppe straniere e sull'invio dei soldati turchi all'estero. L'AKP riuscì in questo modo ad evitare la guerra e al tempo stesso a fare fronte al momento favorevole all'opposizione. Più tardi emerse che questo era esattamente ciò che il partito islamico voleva fin dall'inizio: il suo sostegno agli Stati Uniti riuscì a sedare lo scontro politico con i militari e con le forze politiche laiche.
Tutto questo finì per creare un clima positivo per i vari partiti e per la popolazione: la decisione di non entrare in guerra sembrò derivare da un accordo trasversale a tutte le forze politiche.
L'AKP non fece che mettere in atto sul piano pratico, e con successo, la "teoria dei ruoli rovesciati" che è utile ed efficace davanti alla prospettiva di una nuova situazione o di decisioni determinanti, come l'entrata in guerra o la presa di difficili decisioni economiche, e soprattutto in quei casi in cui il governo si aspetta di dover fronteggiare un'opposizione consistente.
La strategia delle due posizioni serve per tenere testa al momento favorevole all'opposizione. In altre parole, se un governo o un gruppo politico al potere assume su un dato argomento una posizione che va contro il suo punto di vista o la sua ideologia, agli oppositori restano solo due possibilità: sostenere questa ecisione, come ci si potrebbe attendere, o assumere un atteggiamento ad essa contrario, conservando il proprio ruolo di opposizione. In casi come questo entrambi gli schieramenti assumono un ruolo rovesciato: ciascuno di essi assume una posizione compatibile con l'ideologia dell'avversario.
In seguito, se il governo intende cambiare atteggiamento un'altra volta, sia apertamente sia per vie traverse, rendendolo maggiormente compatibile con la propria ideologia, è possibile che i contendenti politici di sempre facciano opposizione con meno entusiasmo di quanto sarebbe da attendersi. Questo conferirà maggiore autorevolezza alla decisione, influenzando positivamente il consenso per l'esecutivo; il governo di solito è in condizione di trarre beneficio sia dall'atteggiamento assunto all'inizio, sia da quello assunto in conclusione.
La Turchia di oggi si trova in una situazione delicata a causa della crisi siriana. Ma ci si deve aspettare che nel caso si prospetti un intervento armato in Siria, l'AKP ricorrerà per evitare la guerra in Siria alla stessa strategia che gli ha permesso di evitare quella in Iraq.


Emad Abdullah Ayasrah è un accademico ed un analista politico.

Nessun commento:

Posta un commento