sabato 15 settembre 2012

Sei anni dalla morte di Oriana Fallaci. Contesto, protagonisti e considerazioni sulla commemorazione "occidentalista" di Firenze


Regno del Belgio, anno di Grazia 2002. A dorso d'asino l'antislàmme avec pommes frites padre Samuel
avanza per le vie di Montignies-sur-Sambre. (Fonte: Vigi-sectes.org).

A metà settembre 2012 il mainstream -pare abbiano cominciato in Egitto- ha massicciamente aiutato la diffusione di un filmetto amriki in cui si deride l'Inviato.
Internet è stracolma di materiali del genere da almeno dieci anni, ovvero dai tempi dell'innovativa operazione urbanistica newyorkese dopo la quale gli Stati Uniti d'AmeriKKKa hanno iniziato ad esportare worldwide le partite di democrazia scaduta che riempivano le loro celle frigo. Si tratta senza eccezione alcuna di prodotti diffusi da nullità in cerca di visibilità e suffragi. Il caso più rilevante, anche per il giusto e logico epilogo della vicenda, è stato quello dell'australiano Mel Gibson che ha cercato di trarre redditi dalla sanguinaria ondata "cristianista" e "neoconservatrice" che ha dominato per lustri la scena "culturale" amriki: è arrivato al punto di travestirsi da erudito, facendo parlare in un non si sa quanto plausibile aramaico i personaggi di un suo film e vedendosi incoronato defensor christianitatis da qualche fannullone con la cravatta amico di fogliettisti e di corotti.
Poi è venuto fuori che si ubriacava e picchiava le donne come un mangiaspaghetti qualsiasi, e i fari di scena si sono spenti all'improvviso.
E' quasi certo che nel volgere di qualche giorno anche questo Nakoula Basseley Nakoula vedrà svanire i risultati più eclatanti del suo essersi baloccato per un po' con la telecamera digitale, e tornerà ad essere "famoso" solo perché pregiudicato per truffa.
La vicenda è comunque servita, allo stesso mainstream che l'ha messa in moto, per unificare per qualche giorno le continue attestazioni di disistima che gli Stati uniti d'AmeriKKKa riscuotono abitualmente in giro per il mondo e per presentare una serie di determinate manifestazioni di piazza e di assalti alle rappresentanze diplomatiche, opera di qualche migliaio di manifestanti al massimo, come se fossero un monolitico accesso di "rabbia islamica".
Per dieci anni i gazzettinisti hanno mangiato carne due volte al giorno assolvendo i compiti loro affidati dalla committenza: lo smantellamento sostanziale del democratismo, la fine del diritto internazionale scavalcato dall'aggressività babbea della autonominata "unica superpotenza mondiale", lo sfascio di uno stato sociale sistematicamente presentato come nemico del bel vivere sono stati in piena coscienza coperti con un'imponente e consapevole opera di diffusione quotidiana di contenuti come questi.
I problemi sono iniziati quando la durezza di una vita concreta ogni giorno peggiore rispetto a quella descritta dalle gazzette ha provocato una crisi di credibilità che c'è da augurarsi irreversibile e massiccia. Tra i primi effetti di essa, nello stato che occupa la penisola italiana, proprio il montare dei fallimenti gazzettieri dovuto a linee editoriali prima ridicole e dopo inflazionate. Questo significa che in moltissimi casi la "libera informazione occidentale" è talmente libera da non poter neppure azzardare una ridefinizione dell'agenda setting che allontani almeno per un po' lo spettro della chiusura.

In questo quadro complessivo putrido e mendace, repellente ed infetto, ignobile e vile si inseriscono le iniziative della propaganda "occidentalista", a qualsiasi livello esse si svolgano. Per questo vale la pena insistere su una miserabile iniziativa provinciale in tutti i sensi, sulla quale abbiamo già avuto il piacere di infierire.
Negli stessi giorni di settembre a Firenze è prevista una "giornata omaggio ad Oriana Fallaci" che costituisce una di quelle "iniziative concrete" cui i gazzettisti possono far riferimento per raccogliere i materiali necessari a produrre i contenuti richiesti dalla committenza.
La conclusione prevista per la giornata è data da una cena al ristorante, la cui inclusione nel programma generale è imprescindibile per gli organizzatori pena il tracollo dei partecipanti.
L'inizio di questa specie di festicciola messa in piedi da un miserabile spicciolame di "occidentalisti" c'a' pummarola è stato invece, molto appropriatamente, fissato in un cimitero.
Tra cimitero e truogolo è prevista la celebrazione di un rito religioso cattolico: nonostante Firenze sia ancora ricca di potenziali celebranti, gli organizzatori della giornata hanno convocato un estroso sacerdote turco-belga chiamato Charles Clément Boniface OzdemirPère Samuel per brevità.
Vigi-sectes.org è un sito che avrebbe urgente bisogno di un restyling radicale e che afferma di rappresentare una "associazione cristiana internazionale d'informazione sulle sette e sui movimenti religiosi" sulla cui autorevolezza e sulla cui competenza non possiamo fornire alcuna garanzia. Dovrebbe trattarsi di un'organizzazione di ispirazione evangelica, di origine francese: il presidente Gérard Dagon è morto nel 2011 e a quella data si interrompono gli aggiornamenti del sito.
Su vigi-sectes.org fu pubblicata questa descrizione di Père Samuel; salvo rimaneggiamenti dovrebbe risalire al 2002 e precedere quindi di parecchio tempo le res gestae giudiziarie che hanno contribuito ad accrescere la fama di Charles Clément Boniface Ozdemir nel corso degli ultimi anni. In esso si descrive una trasmissione televisiva di cui questo padre Samuel sarebbe stato il principale protagonista.
Si fornisce traduzione dell'articolo in modo che chiunque possa trarre le conclusioni più appropriate sulle iniziative della propaganda "occidentalista" e sull'autorevolezza, l'attendibilità e la competenza di quanti sono chiamati ad avervi un ruolo attivo.


Padre Samuel, il sacerdote medium di Charleroi

...Dimenticando di avere addosso un piccolo microfono, Padre Samuel chiede all'esorcizzato di far finta di esser stato liberato e di dire che il demone è andato via...

E' ormai molto tempo che padre Samuel, un sacerdote cattolico in contrasto con il vescovo di Tournai, è diventata una figura ben conosciuta nella zona di Charleroi. E' diventato lo spauracchio della Chiesa ufficiale, la stessa che ha importato dalla Turchia questo strano personaggio.
Le chiese si sono svuotate, ma padre Samuel fa accorrere le folle. Inoltre, è riuscito a far propria una delle più grandi e più belle chiese del Pays Noir [la zona di Charleroi, così chiamata per le miniere di carbone, N.d.T.], che ha acquistato ricorrendo ad un intermediario per la cifra di 409024 euro. Ha intenzione di acquistare anche la Kokelberg di Bruxelles.
Secondo lui il Concilio Vaticano II è stato una catastrofe senza pari per la Chiesa di Roma, che è diventata infedele, modernista e priva di mordente. Come protestanti, noi seguiamo la questione dal di fuori. E' chiaro che alcune delle critiche mosse da padre Samuel sono assolutamente fondate, ma insieme agli aspetti positivi della sua azione siamo venuti a scoprire anche affermazioni e situazioni che non possiamo in tutta coscienza condividere.
Il 10 aprile 2002 la RTBF (la radiotelevisione del Belgio francofono) ha trasmesso un'inchiesta su questo sacerdote tutto particolare nel corso del programma "in nome della legge". Quello che abbiamo potuto vedere ed ascoltare è del tutto inaccettabile. L'adorazione che i fedeli hanno per la sua persona è ai limiti del tollerabile. A dorso d'asino padre Samuel ha percorso le strade di Montignies-sur-Sambre cercando di imitare l'ingresso di Gesù a gerusalemme.
La folla dei fedeli, tenendo in mano dei ramoscelli, lo acclamava freneticamente citando le parole del Vangelo "Benedetto colui che viene nel nome del Signore".
Qui non ci sono equivoci, non c'è da sbagliarsi. Questa patetica farsa indica una adorazione autentica per la persona di padre Samuel: l'espressione che c'è sul viso dei suoi devoti -o meglio, sul viso delle sue devote- è rivelatrice.
Probabilmente esse credono davvero che padre Samuel sia figlio di Dio. Padre Samuel si farà frustare, crocifiggere (per finta) ed infine resusciterà passando per una porticina in fondo alla chiesa. Le molte donne presenti cadono in un'isteria collettiva.
E' chiaro che non è Gesù Cristo che si onora, ma la persona di padre Samuel.
Come nota molto giustamente il decano Mattelart di Charleroi, negli interventi del sacerdote scismatico non si trova alcuna proclamazione della Parola di Dio. Si trova una miseria assoluta. Egli non conduce a Cristo, che è il vero liberatore, ma al contrario incatena i fedeli alla sua persona e li rende dipendenti da sé.
Le testimonianze sono esplicite: è padre Samuel a guarire!
In quello che succede non si fa nessuna menzione di Dio o di Cristo. Ci sono dei versetti biblici che ci permettono di vedere con chiarezza il pericolo che si cela in una simile situazione:
Così dice il Signore: maledetto sia l'uomo che confida nell'uomo, che dipende dalla carne per il suo sostegno e che distrae il cuore dal Signore.
(Geremia, 17.5)
E padre Samuel lascia che il suo odio esploda, quando nell'omelia taccia l'abbé Pierre e Suor Emmanuelle di diavolo e di grande diavolessa. Ci si chiede da quale spirito siano animati i molti presenti che applaudono entusiasti.
Padre Samuel è ben lontano dal portare il frutto dello spirito (Galati 5:22) ["Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé" N.d.T.].
Gli piace legare gli uomini con le catene della paura. Il giornalista presente nota che le persone che gli si oppongono sono incappate in varie disavventure, e padre Samuel dà segno di approvazione, citando esempi concreti in cui i suoi avversari hanno perso il loro posto, si sono ammalati o sono morti. Questo modo di fare è assolutamente anticristiano.
Come il passero vaga, come la rondine vola, così la maledizione senza causa non ha alcun effetto.
(Proverbi 26:2)
Questo dimostra ampiamente che lo spirito che ha animato Gesù non è quello che domina padre Samuel. E ci sono cose ancora più gravi.
Nel corso della stessa trasmissione, i giornalisti sono per qualche attimo assenti nel corso di un esorcismo compiuto su un poveraccio di nome André. Dimenticando di avere addosso un piccolo microfono, Padre Samuel chiede all'esorcizzato di far finta di esser stato liberato e di dire che il demone è andato via.
Vedere questa povera vittima che cerca maldestramente di obbedire a padre Samuel è uno spettacolo patetico. Una grossolana menzogna che rende doppio un evidente inganno.
L'apostolo Giovanni, nel suo Vangelo, assicura che il principe dei mentitori è il diavolo in persona (Giovanni, 8:44) ["voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna" N.d.T.]. E' chiaro che se padre Samuel ha ingannato qualcuno una volta, può farlo molte altre volte.
Padre Samuel afferma ad alta voce che non c'è salvezza al di fuori dei luoghi di culto che sono di sua pertinenza: si deve andare a Montignies, alla chiesa di Sant'Antonio da Padova.
La vera Chiesa sarebbe quella costituita dai suoi soli sostenitori, perché secondo ogni logica la Chiesa cattolica non è più nel vero. E in questo caso emergono chiare le carenze di questo sacerdote in materia di teologia.
L'unico discrimine accettabile in questo sta nel Nuovo Testamento, che insegna che la Chiesa autentica è fatta da quelli e da quelle che hanno accettato Gesù Cristo come Salvatore e Signore (Giovanni 3:36, Atti 4:32, Atti 2:40-42).
Non si fa menzione alcuna di una appartentenza religiosa purchessia.
Con l'indubbia intenzione di recare danno all'establishment della Chiesa di Roma, padre Samuel attacca il sistema gerarchico, affermando che la parola "vescovo" nel Nuovo tesamento non esiste. Ci si aspetterebbe da lui un po' più di serietà perché il testo biblico del Nuovo Testiamento contempla questo vocabolo molte volte (Atti 20, 28:1 Fil. 1:1 Tim 3:1-2, Pietro 1 2:25). Certo, non abbiamo la stessa concezione circa il ruolo del vescovo, se mettiamo a confronto le testi protestanti e le tesi cattoliche.
Quando padre Samuel dice che la chiesa non ha bisogno di soldi perché presso di lui tutto è gratuito, bisogna tuttavia ricordare che le somme che la sua chiesa raccoglie sono più consistenti di quelle di tutte le altre parrocche di Montignies messe insieme.
In effetti, più si considerano le affermazioni di padre Samuel, più si possono identificare le sue molte contraddizioni. Per esempio il suo contrasto con il vescovo di Tournai, o quello con il cardinale Daneels di Bruxelles-Malines, che padre Samuel ha tacciato di maiale. Intanto però padre Samuel si mette sotto la guida del Papa, perché ha detto "Dove è il Papa, ivi è la Chiesa".
Sicchè dovrebbe sapere almeno che tutti i vescovi del paese e degli altri paesi sono in totale comunione con il vescovo di Roma e che nella grave disputa che contrappone i vescovi belgi a padre Samuel, Giovanni Paolo II è schierato senza incrinature con i primi. Padre Samuel non è più in comunione con il capo della Chiesa di Roma: avrà il coraggio di chiamare maiale anche il Papa? Ne dubitiamo...
I demoni non devono avere alcun timore di padre Samuel, allorché egli cerca di sloggiarli. Tutti hanno potuto vedere l'insuccesso nel caso del povero René.
Padre Samuel afferma che solo il sacerdote ha il potere di esorcizzare e di guarire: peccato che il Nuovo Testamento asserisca l'esatto contrario.
Infatti Marco (Mc, 16:17) insegna che tutti i veri cristiani possono esercitare questo ministero. Per quanto riguarda la posizione di padre Samuel sull'Islam e sui seguaci di questa religione, possiamo dire che si tratta di qualcosas di imbarazzante e di assolutamente negativo.
In quanto cristiano, io non credo nell'ispirazione divina del Corano o nella chiamata profetica di Maometto, e credo che senza Cristo non vi sia salvezza:
E in nessun altro vi è la salvezza, poiché non c'è alcun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere salvati.
(Atti 4:12)
Detto questo, noi crediamo che il rispetto e la tolleranza siano virtù cristiane che devono obbligatoriamente accompagnare la testimonianza (Pietro 1 3:9,15, Tito 3 1-2, Romani 12:19-21).
Gli orrori dell'Inquisizione, delle Crociate e di ogni genere di conflitto religioso sono i misfatti di personaggi odiosi che hanno sovvertito il Vangelo di Nostro Signore.
Il vero Vangelo innalza l'uomo, e non lo opprime. Esso placa la sete di quanti bevono le sue parole (Giovanni 7:37-39)

J. Lemaire.
C. Piette.

Tratto da "La Route Droite" numero 36.


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