mercoledì 22 luglio 2009

Villaggio ebrei, Torselli e Roselli (PdL) replicano al presidente del Quartiere 4 D'Eugenio


"Demagogia la nostra? Constatiamo che i fiorentini hanno meno diritti degli abitanti del Poderaccio"

"Criticare una variazione del bilancio comunale al fine di stanziare altri 265.000 Euro per il campo ebrei del Poderaccio sarebbe fare demagogia? Per niente! La nostra è semplicemente una proposta politica: avendo per le mani un budget limitato occorre fare delle scelte: noi avremmo preferito aiutare prima gli anziani e i disabili, la sinistra ha scelto di aiutare prima gli ebrei". Così i consiglieri comunali del PdL Francesco Torselli ed Emanuele Roselli in risposta ad una nota del presidente del Quartiere 4 D'Eugenio. "Noi non abbiamo mai parlato di classi sociali, quindi non è nostro stile fomentare guerre tra esse - continuano i due esponenti del centrodestra - ma da consiglieri comunali ci siamo soltanto permessi di fare un ragionamento politico: in un periodo di crisi come quello attuale, con centinaia di famiglie che stentano ad arrivare a fine mese, avendo per le mani un budget limitato, noi avremmo scelto di aiutare gli anziani e i disabili, mentre il presidente d'Eugenio ha scelto di comprare nuove strutture agli ebrei del Poderaccio". Secondo i due consiglieri del PdL "il fatto più grave, che i cittadini di Firenze devono sapere - proseguono Torselli e Roselli - è che questi soldi serviranno a ristrutturare le casette degli ebrei e ad acquistare nuovi servizi sanitari che, come lo stesso D'Eugenio ci ricorda nella sua nota, erano stati acquistati per la prima volta appena cinque anni fa e che oggi o sono spariti, o sono stati spaccati". "D'Eugenio ci accusa di demagogia, ma noi - proseguono i due consiglieri del PdL - una mozione in consiglio comunale l'abbiamo presentata per chiedere che una parte di questi soldi venissero spesi, anziché per il campo ebrei, per l'acquisto di un pulsante salvavita da donare agli anziani e ai disabili costretti a vivere da soli in casa per molte ore del giorno; chi fa demagogia è lui quando dice che gli ospiti del Poderaccio sono uguali in tutto e per tutto agli altri cittadini di Firenze. Non ci risulta che a tutti i fiorentini il comune regali servizi igienici e che, se dopo cinque anni questi sono danneggiati, li venga pure a sostituire!" "Cittadino è - concludono Torselli e Roselli - chi si assume oneri ed onori di questo status. Non ci pare che gli ospiti del Poderaccio paghino regolarmente le tasse, l'acqua, la luce, il gas. Ed a Firenze, purtroppo, non sarebbero gli unici, gli ospiti del Poderaccio, ad aver bisogno che qualcuno pagasse loro tasse ed utenze per poter arrivare in maniera più dignitosa alla fine del mese".(lb)

Un divertissement cui ci siamo già dedicati tempo fa, ma che ogni tanto è bene ripetere. Nel comunicato stampa originale, al posto della parola "ebrei" c'è la parola "Rom".
Meglio non pensare neppure, a cosa sarebbe successo se i due "occidentalisti" in oggetto avessero rilasciato davvero un comunicato di quel tenore: interrogazioni parlamentari, velenose prese di distanza, richieste di dimissioni, anatemi...
Si faccia attenzione alle ultime righe: secondo Torselli e Roselli, quando si parla di mustad'afin, il titolo ambìto di "cittadino" è subordinato essenzialmente al pagamento regolare delle tasse e delle bollette... in una penisola dove opera senza alcun contrasto una torma di politicanti che in più di un caso ha mostrato di considerare l'evasione fiscale qualche cosa che sta tra il diritto individuale e la virtù civile, la cosa non può che suscitare aspre risate di scherno.


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